Video emozionale per aziende

Cosa si intende per video emozionale per aziende.

Fino a qualche anno fa il video aziendale era una delle strade più usate dalle aziende per raggiungere il proprio pubblico: video più o meno lunghi dove veniva spiegato chi era l’azienda e che prodotti offriva, questo bastava e funzionava, ma ora le cose sono sostanzialmente cambiate.
Attualmente i consumatori sono raggiunti da continui contenuti di differente tipologia e su moltissimi canali e, di conseguenza, sono diventati molto esigenti, soffermandosi solo su quelli da cui rimangono più colpiti. 

Ecco che entra in capo il concetto di video emozionale per aziende.
Un video dove non si va solo a spiegare l’attività ed il core business dell’azienda ma, si cerca soprattutto il contatto diretto con le persone, facendo leva sul lato umano e scatenando le più disparate emozioni che lascian una traccia nella mente del cliente. Un video emozionale per aziende ben eseguito, deve saper rappresentare il brand lasciando lo spettatore a bocca aperta.

Quali sono i contenuti e su quali leve deve vertere un video emozionale per aziende.

Bisogna come prima cosa analizzare la fascia, o meglio, il target di clienti che il marchio vuole raggiungere, la filosofia aziendale e le emozioni che l’azienda vuol far vivere a chi guarderà il video.
Non c’è una sola leva emozionale specifica che un video emozionale per aziende dovrebbe utilizzare nei confronti dello spettatore: un video molto divertente o uno molto triste potrebbero essere altrettanto efficaci, tutto è in funzione del messaggio che si vuole portare.
Non è un operazione semplice come potrebbe apparire, occorre infatti che ci sia una buona sinergia tra creatività e competenze tecniche per stimolare nelle persone il giusto livello di immedesimazione e mantenerle letteralmente incollate allo schermo.
Le persone oggi sono abituate ad avere continui input, quindi il livello di attenzione è mediamente basso, per cui ci sono delle caratteristiche specifiche che sarebbe opportuno rispettare: un video emozionale per aziende efficace deve essere tecnicamente impeccabile, nessuno si soffermerebbe su un video di bassa qualità, ma altrettanto importante è che mantenga la dinamicità e la semplicità di comprensione, il video infatti deve arrivare a tutto il pubblico e non ad una elite selezionata di quel target, a meno che effettivamente non si voglia raggiungere solo quella elite.
Fondamentale è evitare di fare un video incentrato sull’azienda, eccessivamente egoriferito in quanto risulterebbe pedante ed i clienti potrebbero distrarsi presto, importante è cercare di immedesimarsi nel target di clientela e cercare di immaginare da cosa possa rimanere colpito, quali siano i principali problemi e come l’azienda sia in grado di risolverli, in definitiva: come l’azienda possa differenziarsi dalla concorrenza.

Lo storyboard

Una parte importante, se non la parte più importante, è la storia: lo storyboard.
Un buon video emozionale per aziende non deve essere un documentario ma deve essere una storia in cui il pubblico si possa immedesimare, deve possedere un aspetto empaticamente ben definito e sempre in linea con il messaggio portato avanti dall’azienda, calibrato sul target di riferimento.
È fondamentale costruire una buona struttura narrativa: questa deve contenere elementi che possano ispirare di fiducia verso l’azienda e per questo l’immagine aziendale deve farsi portatrice di un messaggio sincero e trasparente.
In definitiva bisogna trasformare il messaggio in una storia di vita aziendale: i protagonisti con i loro sentimenti ed emozioni, i loro problemi e le loro difficoltà, in modo che il pubblico possa immedesimarsi in essi e entrare in empatia con loro e di conseguenza con il messaggio aziendale.

Per chiarire meglio questi ultimi concetti può essere utile portare alcuni esempi.
Un’importante azienda dolciaria ha già da tempo avviato una fortunata serie di spot dove tutta l’attenzione è dedicata alla comunicazione emozionale.
Toni caldi e atmosfere accoglienti accompagnano lo spettatore lungo tutto il video e lo storytelling è incentrato su messaggi sensoriali che coinvolgono empaticamente l’osservatore, che si trova totalmente immerso nella storia. Non a caso il nome del brand viene nominato solamente alla fine dello spot.

Di altro tono è lo spot di una nota piattaforma di streaming musicale dove viene proposto un unico piano di abbonamento a cui possono collegarsi due persone con una playlist condivisa.
Il video, mantenendo uno storytelling realistico e coinvolgente, porta in scena la vita quotidiana di due personaggi ed i loro divertenti battibecchi sui differenti gusti musicali. Lo spettatore non potrà che provare una forte simpatia per i personaggi immergendosi in una divertente storia dove il messaggio dell’importanza dell’unicità, e al tempo stesso del piacere della condivisione, arriva molto bene.

Ci sono casi di video emozionali per aziende diventati virali. Qui diventa importante menzionare i social media ed il loro potenziale di diffusione massiva, grazie alla quale ad esempio alcuni buoni video, che sono riusciti a toccare le emozioni profonde delle persone (in principio passati come esperimenti sociali ma che erano in realtà spot veri e propri) ed hanno portato aziende, più o meno conosciute, ad una diffusione senza eguali.

È il caso del video di un noto brand di abbigliamento dove persone sconosciute vengono raggruppate a coppie e gli viene chiesto di scambiarsi il primo bacio.
Un video tecnicamente impeccabile, strutturato usando la tecnica del documentario/backstage puntando molto sulla fotografia e sul far trasparire le emozioni.
Un chiaro esempio di come, un video emozionale per aziende, non debba solo raccontare una storia ma debba trasmettere dei valori nei quali il target di riferimento possa ritrovarsi.

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